Nato a Roma nel 1951, ho cominciato da bambino a tuffarmi nel mondo del gelato (precisamente dentro un mantecatore), quando mio nonno mi portava nel bar gelateria di famiglia in Piazza Vittorio a Roma.
Non potevo resistere, insistevo finché non mi prendeva in braccio e mi faceva guardare dentro a quel cilindro magico dal quale emergeva, dopo una lenta lavorazione, una meravigliosa crema morbida e profumata: il gelato. Ero affascinato e rapito da quella magia.
Da allora quella passione, quell’odore e quel sapore per questo straordinario alimento è rimasta inalterata.
Nel periodo universitario (mi sono laureato in biologia alla Sapienza di Roma) passavo le estati a lavorare in gelaterie di località balneari.
Nel 1994 mi sono trasferito a Firenze per lavoro e qualche hanno fa con Cinzia, mia moglie, abbiamo deciso entrambi di cambiare vita ripartendo dalla mia passione: il gelato. Da subito ho deciso che avrei fatto il mio gelato tutto da solo senza intermediazioni o scorciatoie proprio come vedevo farlo nel bar di nonno Umberto.
Sono perciò tornato sui banchi di scuola a studiare alla Carpigiani University.
Ho ripreso in mano i libri dell’università e soprattutto sono andato a cercare i produttori delle materie prime. Cioè coloro che hanno il contatto autentico con la terra, la natura e gli animali. Parlo di Salvatore Farina pastore e caseario del Mugello, della signora Patrizia delle Rose, appassionata coltivatrice di antiche rose biologiche, di Giuseppe Marchese che condivide con la famiglia una piccola azienda agricola produttrice di pistacchio, e tanti altri.
Spesso i rapporti con i miei fornitori sono nati da incontri fortuiti che mi hanno dato l’opportunità di apprezzare l’umanità prima dei loro prodotti.
Oggi lavoro con piccoli artigiani, con coltivatori diretti, piccole aziende agricole dove non emerge il processo industriale e seriale della materia prima ma la passione, la qualità, l’esclusività, l’odore e il sapore di un ingrediente: la passione che si veste di qualità. Io intendo il gelato come un’interpretazione di un ingrediente. Mi sento in obbligo di mantenere quelle caratteristiche che, con grande fatica e passione, il produttore ha saputo creare.
Grande attenzione alla filiera produttiva ed economica.
Evito ingredienti di provenienza dubbia che non possano darmi certezze sia sulla qualità del prodotto che sulla corretta remunerazione di chi lo ha lavorato.
In sostanza ho abbracciato la filosofia Slow Food facendone la mission del mio lavoro.
Alla fine del 2015 sono entrato a far parte del corpo docente della scuola di Arte Culinaria Cordon Bleu di Firenze.
Proseguo, appena posso, la mia ricerca di nuove ricette.
Ultimamente ho messo a punto ricette per diabetici perché mi piace l’dea che tutti possano godersi un gelato. Grande soddisfazione per me avere clienti che mi ringraziano per aver loro offerto la possibilità di prendersi un gelato.
Marco Ottaviano il gelato gourmet
via Matteo Palmieri 34r - Firenze
www.marcoottaviano.it
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